Microperimetria

A cosa serve?

La microperimetria consente di valutare la capacità del paziente di vedere stimoli luminosi di diversa intensità in varie posizioni della regione retinica esaminata. Lo studio microperimetrico fornisce delle informazioni importanti per valutare in maniera più precisa la funzionalità maculare. Con tale metodica si ha la possibilità di analizzare sufficientemente la fissazione e permette di sovrapporre i difetti campimetrici con alterazioni anatomiche del fondo oculare . È un indagine diagnostica non invasiva che permette di creare una mappa della sensibilità della regione centrale della retina.

Quando si esegue?

L’esame viene eseguito per lo studio delle degenerazioni maculari senili e giovanili, dell’edema maculare, delle retinopatie miopica e diabetica, dei fori maculari e delle membrane maculari.

Può essere utile nei controlli che vengono effettuati in seguito a terapie retiniche tipo la terapia fotodinamica, nel post trattamento con antiangiogenici delle membrane neovascolari e dopo chirurgia vitreo retinica.

Riveste inoltre un ruolo importante nell’esecuzione di programmi riabilitativi dei pazienti ipovedenti.

 

Come si esegue?

Il paziente viene posizionato di fronte all’apparecchio, anche senza dilatazione delle pupille ed egli, mediante un pulsante, segnala la visione di stimoli luminosi proiettati all’interno di un piccolo schermo. L’operatore, proietta una mira di fissazione stabile e una sequenza di stimoli luminosi di intensità variabile, che testano la sensibilità retinica tenendo sotto osservazione il fondo oculare del paziente in esame: vengono prodotti stimoli in posizioni retiniche selezionate, generando così una mappa della sensibilità retinica. L’esame ha una durata di circa 10 min ed è indolore.